Testimonianze

“I soldi meglio spesi”

Lenoteca

Riccardo Martelli

Intervista a Riccardo Martelli sommelier e patron de Lenoteca wine club di San Giovanni in Persiceto

Riccardo Martelli è un giovane sommelier che da alcuni anni gestisce “Lenoteca wine club” di San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. Il locale nasce - ben prima dell’arrivo di Riccardo - come punto di mescita e vendita di vino sfuso ma con il tempo acquisisce anche una carta vini di tutto rispetto trasformando e arricchendo negli anni un’offerta che inizialmente era di livello piuttosto popolare.

Lenoteca wine club è stata anche una delle prime strutture a utilizzare l’integrazione Enoweb che consente di gestire la vendita da asporto e il delivery delle bottiglie. Una soluzione che ha aiutato questa piccola impresa a ridurre i danni causati dalla forzata chiusura dovuta al Covid19 ma che si è rivelato anche come un utile canale di vendita per accompagnare il successivo percorso di ripresa.

L'intuizione vincente di Riccardo è stata quella di portare ad un livello superiore la carta vini e di conservare insieme anche la mescita e la vendita di vino sfuso. In questo modo il locale diventa un punto di diffusione della cultura del buon bere senza perdere la sua anima pop. “Quando l’ho acquistata, ormai più di tre e mezzo fa - racconta Riccardo - il livello della carta vini era piuttosto basso, però dato che ho comunque conservato la vendita del prodotto sfuso per chi cerca un consumo molto attento al prezzo ho pensato che forse potevo provare ad alzare il livello delle bottiglie e così ho fatto e, devo dire, con ottimi risultati perché i miei clienti, anche i più giovani, hanno cominciato ad apprezzare la mia offerta.”

L’approccio con il vino di Riccardo è stato un po’ particolare. Per anni il vino lo ha letteralmente “detestato”. Non riusciva proprio a berlo. A cambiare le cose l’arrivo di una fidanzata appassionata del buon bere che nel tempo - esperienza gastronomica dopo esperienza gastronomica - è riuscita a renderlo meno ostile verso il piacere di un buon bicchiere. La folgorazione per il nettare di bacco però è arrivata forse nel posto meno prosaico. Costretto dalla sua fidanzata ad accompagnarla al Vinitaly, Riccardo ha avuto la possibilità di parlare con diversi produttori, di conoscere le loro storie personali, di rendersi conto di quanto impegno e passione ci siano dietro ad una bottiglia. Si appassiona quindi inizialmente più alla storia che c’è dietro ad una bottiglia prima che al contenuto. Decide che è arrivato il momento di acquisire anche le conoscenze necessarie per valutare quello che la bottiglia contiene, così segue i corsi di prammatica, diventa sommelier e quando, tre anni fa, gli si presenta l’occasione di rilevare la vecchia bottega di vino sfuso che oggi ha trasformato nella sua enoteca, non ci pensa due volte.

“La mia - così la racconta Riccardo - è un'enoteca che al mattino e nel primo pomeriggio vende solo vino sfuso o in bottiglia. La maggior parte del vino sfuso lo prendo da una cantina di Conegliano, Le Rughe, quindi sono principalmente vini bianchi, soprattutto prosecco che è quello che gira di più, ma non solo. Poi tra i rossi non può mancare naturalmente il Lambrusco che viene prodotto qui in zona. Per le bottiglie offro una scelta su una carta con più di 500 referenze che coprono tutto il panorama enologico italiano con qualche puntata anche verso l’estero, in particolare la Francia.

Lenoteca

Alla sera, all’ora dell’aperitivo il locale cambia faccia, si anima soprattutto di giovani e le vendite da questo momento avvengono prevalentemente al calice.”

In serata assieme al vino proponete anche qualcosa da mangiare?

“Sì e no. Certamente proponiamo taglieri di affettati con prodotti di un artigiano locale, formaggi e altre cose di questo genere ma solo come accompagnamento senza cambiare la natura del locale dove l’elemento centrale rimane la vendita e il consumo di vino. Tenga presente che noi siamo collocati un po’ fuori dai circuiti tradizionali di consumo di vino di qualità quindi la mia è stata una scommessa. Ho iniziato pian piano inserendo in carta bottiglie sempre più importanti e vedevo che man mano cresceva anche l’interesse dei giovani per un prodotto di qualità.”

Diceva che la vostra carta è principalmente concentrata su etichette italiane?

“Sì, per la gran parte è così. Personalmente amo molto anche il prodotto estero in particolare quello francese e quello di alcuni paesi emergenti dal punto di vista enologico come il Cile per esempio. Avevo anche provato a proporre un angolo dedicato tutto alla Francia quindi oltre ai soliti Champagne, rossi di Borgogna e altro, ma sono proposte che qui ancora non incontrano il favore del pubblico. È già una bella cosa che negli ultimi anni molti giovani si siano avvicinati al vino di qualità italiano, perché imparino anche a consumare e apprezzare un prodotto internazionale ci vuole forse un po’ di tempo”.

E l’incontro con Enoweb come è avvenuto?

“È successo più o meno un paio di anni fa. Ero andato a mangiare da Oltre a Bologna il ristorante di Daniele Bendanti e Lorenzo Costa. Lorenzo lo conosco da molti anni ed è stato lui che mi ha consigliato e fatto conoscere Enoweb. Ad un certo momento della serata stavamo parlando di lavoro e lui mi chiede a bruciapelo: - ma tu come sei organizzato per la gestione del magazzino? La domanda mi sorprese un po’: - perché me lo chiedi - gli risposi - mi organizzo alla vecchia maniera con un file Excel.

E fu allora che Lorenzo mi fece visionare Enoweb che aveva da poco installato e per me è stato “amore a prima vista”. Il giorno dopo contattai gli amici di E-group che dopo qualche giorno vennero per una dimostrazione e lo acquistai subito.

Adesso posso dire che mi ha cambiato la vita perché - a parte le prime giornate un po’ noiose che abbiamo dedicato alla catalogazione delle bottiglie - poi dopo è diventato tutto più semplice.

Lenoteca

Proprio l’altro giorno avevo qui mio padre che ogni tanto mi dà una mano. Stavamo registrando le nuove consegne impiegando una quantità di tempo infinitesimale rispetto a prima e a un certo punto mi sono girato verso di lui dicendogli: - vedi papà i soldi meglio spesi qui dentro sono quelli per Enoweb.

E di questo sono davvero convinto. Così come sono convinto che Enoweb mi ha aiutato molto anche ad acquisire autorevolezza nel rapporto con i venditori. Per loro natura sono molto insistenti e anche molto bravi con le parole. Voglio dire che prima capitava che sull’onda dei loro consigli facevo acquisti che poi si rivelavano sovradimensionati rispetto alle mie esigenze reali. Oggi mi bastano pochi secondi per verificare con Enoweb se davvero un'etichetta sta andando bene o no, se dispongo oppure no di scorte sufficienti. Non sa quante volte capita di ordinare del vino convinto di non averne a magazzino e poi quando vai a collocarla ti rendi conto che non ti serviva.

Adesso ho davvero risolto un sacco di problemi e semplificato al massimo la gestione. E poi vuole mettere la soddisfazione di mettersi davanti al computer e avere in pochi secondi l’inventario completo del magazzino al primo gennaio? È una soddisfazione che non ha eguali …”

Questi ultimi tre mesi con tutti i problemi legati al Covid19 come sono stati per la sua attività?

“Non molto semplici come per tutti del resto però devo dire che i miei clienti mi sono sempre rimasti molto vicini e grazie alla vendita da asporto in un certo senso sono riuscito a non chiudere del tutto l’attività e questo è un po’ anche merito di Enoweb.”

In che modo?

È accaduto per caso. Ad un certo punto il responsabile di E-group mi ha contattato per informarmi che era stata sviluppata una funzionalità di Enoweb per la vendita di bottiglie per l’asporto e per il delivery a domicilio con la possibilità volendo anche di una opzione di pagamento anticipato con carta credito. Ho chiesto subito di poter avere questa integrazione del programma e devo dire che questa soluzione mi ha aiutato molto nei periodi di maggiore difficoltà consentendomi di mantenere vivo il rapporto con i miei clienti e anche di far girare un po’ il magazzino.

Oggi l’attività ha ripreso quasi normalmente ma ho deciso di proseguire comunque il servizio di vendita per l’asporto. Sa, molte persone preferiscono comunque rimanere in casa e poi è pur sempre un canale di vendita in più.

La cosa più incredibile è il fatto che Enoweb mi ha permesso anche di entrare nelle case dei miei clienti con la mia nuova passione, quella per il gin tonic.

Grazie alla duttilità del sistema di vendita sono riuscito ad avviare l'asporto dei miei cocktail esattamente così come lo volevo. Molte enoteche hanno un servizio di vendita on-line di cocktail ma quasi tutte vendono la bevanda già miscelata, cosa che non è il massimo per chi si vuole godere un cocktail a regola d’arte preparato sul momento.

Grazie ad Enoweb e al suo carrello elettronico, il mio cliente è in grado di comporsi da solo il suo cocktail acquistando separatamente le bottiglie di gin e di acqua tonica. Sono esattamente gli stessi prodotti che uso per preparare i cocktail al banco. Naturalmente dato che ho in carta diversi tipi di gin e diverse tipologie di tonica e la parte più interessante è proprio la possibilità di provare le differenti combinazioni, il cliente può comporsi personalmente il suo cocktail seguendo - se lo vuole - i miei consigli. Assieme al gin e alla tonica consegno anche il ghiaccio così le persone si possono preparare il loro cocktail al momento, quando decidono di consumarlo.

Naturalmente - particolare non da poco - tutta la bottiglieria venduta per l’asporto e per il delivery viene immediatamente scaricata dal magazzino appena concluso l’ordine online. Quindi non solo non mi devo preoccupare di aggiornare il magazzino ma neppure corro il rischio di vendere un prodotto che poi non trovo a magazzino quando scendo a confezionare i pacchi ordinati.”

In conclusione, cosa vorrebbe dire ai suoi colleghi che ancora non usano Enoweb?

Visto che con i tempi che corrono siamo tutti molto più attenti al denaro che si spende mi piace ripetere una cosa che ho già detto: quelli che ho speso per acquistare Enoweb sono stati davvero i soldi meglio spesi di tutta la mia vita, professionalmente parlando si intende :-)


Piergiovanni Mometto [www.mometto.net]

 

 

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